Split & co.

Giugno 2022,

V. ed io torniamo a viaggiare insieme. Questa volta la destione e’ Split, Croazia!

Da poco nella nostra famigllia e’ successo un grande lutto e siamo tutti ancora scossi. Non ne parliamo ma e’ sempre li’ l’argomento. Sospeso tra i nostri “se avessimo” e i “ma forse”. Il grande elefante nella stanza, dicono gli inglesi.

Io sono in una fase della mia vita che ho voglia di condividere il mio tempo con gli altri, fare a meta’di quella fecilita’ che ci rimane. “Split” (dividere in inglese), proprio come la citta’ protagonista di questo viaggio.

Arrivo alle 11 del mattimo ed il caldo mi offusca i pensieri. Mi cambio in un bar del centro per adattarmi al clima locale e mi immergo nel primo free tour, mentre attendo l’arrivo di V. La guida e’ un tipo alto e magro, il suo inglese e’ perfetto, ma quell’accento croato, rende la comprensione piu’ complessa. Ci bombarda con informazioni storiche di ogni tipo e per i 40 gradi locali, si fa davvero fatica a seguire. Lui pero’ sembra fresco come una rosa, nascosto sotto quel cappellino strano.

Split e’ piccolina, ma ha un centro storico carinissimo, tipico di quelle citta’ di pescatori pugliesi. L’ifluenza dell’Italia si fa notare data la sua vicinanza.  Il centro storico si sviluppo’ dal palazzo costruito dall’imperatore romano Diocleziano nel 295 d.C. I vari abitanti che l’hanno occupato nei secoli successivi lo hanno trasformato in un suggestivo tetris di case, chiese e cappelle. All’interno delle mura che delimitavano il palazzo oggi abitano almeno 2000 persone.  Camminare nei vicoli lastricati e lucidi del centro storico è particolarme suggestivo, le antiche strutture romane e medievali sono state riconvertite nei monumenti più importanti della città. La cattedrale di San Doimo ad esempio era il Mausoleo di Diocleziano e conserva al suo interno un bel pulpito romanico; si puo’ anche salir su per vedere Split dall’alto.

Quello che un tempo era il il cortile centrale del palazzo oggi è diventato il cuore simbolico di Split, una bella piazza sempre gremita di tavolini da bar, saltimbanchi e persone a passeggio. Tra le cose da vedere a Spalato c’è anche il cosiddetto “criptoportico” (portico grande) sopra la porta di bronzo, ed è veramente buffo vedere i panni stesi sulle finestre di palazzi che un tempo erano le stanze dell’imperatore. Il centro storico si estende anche oltre il palazzo, ma non è immenso e si gira comodamente a piedi in poco tempo. Dal tardo pomeriggio in poi tutte le strade del centro e le piazze si riempiono di gente, Spalato è una città molto viva, è piena di bar, ristoranti e locali, e troverete persone in giro fino a tarda notte.

Terminato il tour cerco un posto dove poter sopravvivere al caldo afoso e trovo un locale carinissimo in cui il personale mi tratta da favola. Mi fanno ricaricare il cellulare e posso usare il loro wifi per internet, mentre attendo l’ora del check-in e mia sorella. La casa che abbiamo preso e’ minuscola ma carinissima. Il vicendario ci guarda con un misto di diffidenza e curisiota’. Non avendo nulla da fare decido di andare alla scoperta della spaggia piu’ vicina per poter leggere un po’. La spiaggia nascosta si chiama Plaza Jezinac. Non e’ niente di che, ma paragonata alla Barceloneta mi sembra una perla tourist-free e posso stendermi sapendo che non verro’ disturbata o derubata. Perdo la cognizione del tempo, il mio libro “La scuola della carne” di Yukio Mishima Taeko mi prende come da tempo non succedeva.

V. arriva con un taxi e mi preleva in spiaggia per andare a cena insieme. Le faccio da guida come se gia’ conoscessi tutto della cittadina. Il centro e’ pieno di opzione per pranzare, cenare, bere. La cucina sembra ottima dappertutto. I locali sono pieni, sporattutto di giovani turisti inglesi. Sembra una Malta 2.0.

Il giorno dopo andiamo nella spiaggia piu’ triste e piu’ aritificiale che abbia mai visto. Una volta arrivate fin la’, decidiamo di rimanere ma non la consiglierei. Bacvice Beach. C’e’ una parte pi’ naturale, ma V. ed io abbiamo trovato posto solo una colata di cemento. Il pomeriggio la parte piu’ bella di questo mini viaggio, il viaggio alle isole. Ne abbiamo fatti due. Vi lascio un paio di video per farvi un’idea.

Hvar, Šolta, Brač

E’ stata una toccata e fuga, ma anche qui ritornei molto volentieri, approfondendo maggiormente le isole.

See ya!

C.

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